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Storie e Riflessioni

Raccontaci la tua esperienza ed i tuoi spunti di riflessione sul mondo bdsm!

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Racconti di fantasia

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Esperienze

FANTASIA O REALTA'........ "L 'ELDORADO"

Buongiorno

Ho letto com piacere questa Vs iniziativa e provo    a sciogliermi.

Mi faro' chiamare con un nome di fanfasia CARDINALE.

Sono romano,vengo da una diciamo famiglia borghese cristiana,ed ho superato il mezzo secolo.

Il bdsm alla mia eta' non era x tutti,anzi per pochi,nascondavamo queste nostre passioni e anzi oggi e' UNA VERA PASSEGGIATA.

Diciamo che sono nato  con questa passione  da piccolissimo,Ho provato diversi ruoli,ma ho capito di essere SLAVE.Gia' quando avevo  cinque ,sei anni sognavo di essere legato e anzi mi eccitava moltissimo questa situazione.Come vi dicevo nella mia citta' eterna,ai  miei tempi era difficile rapportarsi,e forse per questo ed avendo la fortuna di poterlo fare,ho viaggiato,in europa, ed anche fuori,frequentando diverse MISTRES e club SM tra i migliori d'europa,in italia e a roma ho frequentato il top,e specialmente nella mia citta' e' difficilissimo incontrare vere mistress,,,ma sempre sognando di poter trovare una volta "eldorado"chiamamola cosi nella citta' eterna..

Sono stato sposato  con la mia ex ho avuto due bellissime figlie.Ho provato ad aprirmi con la mia ex ma mai raggiungendo risultati soddisfacenti.Circa cinque anni fa,a casa di amici ad una cena ,mi presentarono una ragazza molto piu' giovane di me di circa venti anni,fisicamente molto DONNA,diciamo cosi, e parlando con lei, dentro di me' ho sentito qualcosa,mi sono sentito di aprirmi liberamente.Ci frequentiamo ormai da un po',e addirittura rivivendo sensazioni e momenti  che potrei chiamare amore,ho scoperto con mia profondissima felicita' che LEI era ,e' una mistress di professione forse tra le piu' belle e FORTI ,a roma,e la fatalita' oltre ad avere molte cose in comune,ho scoperto che il suo vero nome era come quello della mia ex moglie. Sicuramente nella mia vita era scritto forse arrivando in ritardo ma facendomi finalmente scoprire L'ELDORADO.

Morale, arriva sempre il conto,ma bisogna essere pronto a sentirlo a pelle ,e io ora sono FELICISSIMO perche' mai avrei pensato ad una  scoperta del genere.

LA SCOPERTA DELL'ELDORADO.

Vi saluto e  sono anche un vostro frequentatore,nelle vostre serate.
IL CARDINALE.

morale vorrei dare una luce a tutte quelle persone che si nascondono epensano di essere finiti,

E' vero quando meno uno pensa la VITA ti presenta senpre nuove STRADE.

RACCONTI

IL NUOVO GIOCO...PARTE SECONDA
Così assorta nei pensieri che la facevano vivere sul filo delle sue sensazioni contrastanti ..quelle spinte al limite del desiderio di andar via e quello di rimanere nel baratro delle pulsioni più nere..non si accorse dell'arrivo del Sir...e fece per voltarsi
Ma egli." Ricordi? Nessuna parola e nessuno sguardo "
E non le restò che affidarsi..come un uccellino al quale hanno legato le ali..e al quale non rimane che  rassegnarsi alla volontà di chi lo tiene tra le sue mani.
Non parlava ..ma il suo cuore e la sua mente dialogavano continuamente col suo Signore , probabilmente non esisteva neanche un nome per ciò che stava provando.ma egli la capiva bene.
EGLI. assestò le due estremità della catena che partiva dal collare per assicurarsi che nessuna maglia di acciaio potesse cedere..le fece allargare le gambe e si chinò
Accarezzò la pelle nuda delle sue cosce candide...e la fece sospirare profondamente...mentre guidava le sue mani lungo la gamba fino alle sue .caviglie...strattonò la catena di acciaio e velocemente li cinse con le cavigliere di cuoio nero  e agganciò la catena .
Adesso i movimenti erano impediti da quella nuova costrizione..ma....non era tutto
Si rialzò lentamente ..leccando avidamente la pelle della sua schiena nuda ..assaggiando il sapore della sua cosa ..e le tirò i capelli annodandoli dietro la nuca in modo da sollevarle il viso e vedere se lei ..messa in quella scomoda posizione .sarebbe riuscita a mantenere lo sguardo basso.
Lo fece ..fiera di resistere alla tentazione
Egli rise " So perfettamente che adesso vorresti guardarmi e sfidarmi ..ma ho molti metodi per farti abbassare questa tua aria impertinente' "
Detto questo agganciò un bel guinzaglio al suo collare e aperta la gabbia la spinse dentro quella gelida prigione.
Fissò il guinzaglio alle sbarre della gabbia in modo da tenerla sempre in quella posizione ..in modo che ogni movimento non controllato premesse contro il collare  tenendola ferma ..legò i polsi alla barra d'acciaio posta sulla sua testa ..rendendo vulnerabili i suoi seni.
Afferrò le pinzette..le odorò e sorridendo iniziò ad aprirle in modo da rendere la sofferenza ancora più vistosa..davanti al suo sguardo ..
Strinse le pinze sui capezzoli rosa ..e delicati ..causandole dolore tanto che ella si agitò.e mugolò debolmente
"AVEVO DETTO CHE NESSUN GEMITO PAROLA O MUGOLIO DOVEVI FARTI USCIRE."
La guardò eccitato e ansioso come se aspettasse solo quel moto di ribellione di lei ..lo aspettava per punirla .
Prese il cane ..duro e spietato..le ordinò di porgere i piedi .sarebbe stato più cridele se non avesse prontamente obbedito
Ella ..contro se stessa combatteva..una battaglia che avrebbe perso dall'inizio e mestamente piangendo offrì il suo corpo
Sibilò nell'aria..rapido come il morso di un serpente ..il primo colpo brutale..ella riuscì a trattenere ingola il gemito ..
Sibilò il secondo colpo che non disattese la sua preda e colpì duramente i piedi...gridò di dolore .mentre si affacciava una lacrima dagli occhi
Egli era ormai preda dei sensi...una grande frenesia. Un eccitazione profonda che guidava la sua mano e la mente ..
Iniziò a colpire ancora la sua indifesa preda..in gabbia come un animale ..mentre il suo corpo sussultava sotto i colpi del cane ..le pinzette stringevano ad ogni movimento i suoi seni ..li rendevano turgidi ..rossi ..e bollenti
Non sapeva cosa facesse più male . Se il cane o le pinze ..sperava finisse presto questo supplizio.
Per un momento egli abbassò lo strumento .ma le sue mani non restarono orfane .
Prese le candele accese già da tempo..la cera calda aveva  disegnato un piccolo specchio  sotto la fiammella ..era pronta per la sua pelle.Fece cadere il nettare bolkente sulla pianta dei piedi appena colpita dal cane..rossa e segnata...aggiungendo dolore su altro..pianto su altro.pianto..e ,se fosse stata disobbediente, probabilmente supplica su supplica.
La cera piano si compattava lasciando lacrime rubinee sulla pelle dei piedini..
Ed ecco il gelido tocco della catena che le tirava la testa contro le sbarre deegli voleva gustarsi i gemiti e le lacrime. .....continua 

By Etera Hinthial 

Esperienze

ATTIMI DI QUOTIDIANITA'
Disse, inginocchiata presso di Lui , il volto sereno e gli occhi pieni di luce ."Tutto questo ha uno scopo Sir,
e questo è l' obbiettivo,
diventare la schiava perfetta
potermi fregiare del titolo
poter dire
io Appartengo
al mio Signore
al mio Padrone
Appartengo
e sono la Sua
e di questo non posso che sperare Lei ne sia orgoglioso."
Egli le prese quel volto,  con due dita lo.alzò per poterla meglio osservare e le chiese di ripetere la sua disponibilità assoluta e devozione.
Ella stringendosi più forte sulle ginocchia del suo Padrone
" Il mio più alto desiderio è servirLa .
Tra mille persone o da sola nel mondo, sarà servirLa
Il più alto traguardo che possa raggiungere è che Lei sia soddisfatto,  orgoglioso di ciò che la sua cura ha fatto di me
Che vedano tutti i presenti quanto la SUA schiava nel servire conservi la dignità .
Che vedano come è riuscito a plasmare un materiale grezzo
Che vedano quanta devozione ho per Lei.
Che sappiano che, servendo loro, io servo solo Lei
Il Suo sguardo sarà su di me sempre
Io sarò certa della Sua presenza e nulla mi turberà
Lasci che dimostri .Lasci che l' adori e se può , si fidi della sua schiava"

ATTIMI SOSPESI
Indecentemente senza vestiti ..le corde graffiano sulla pelle.
Lui stringe e annoda
Toglie ogni barriera alla dignità. Vedo la benda sugli occhi
Ascolto la cinghia sul corpo che mi bagna fin dentro ai pensieri

E quando le lacrime hanno ben rigato il volto, mi bacia e mi Toglie il respiro.  

RACCONTI

IL NUOVO GIOCO...PRIMA PARTE

Camminavano insieme ..stessa stradina dove Egli spesso la portava a passeggiare ..una parentesi colorata e serena nel rapporto di appartenenza che ella amava particolarmente .Una giornata di settembre, nel parco e sotto i ponti, nel cielo stormi di foglie morte sorrette da un alito di vento. Nell'aria tersa del mattino solo il rumore dei loro  passi e il tonfo del cuore di lei .  mentre attraversavano il parco, ricamato di panchine, uniche macchie chiare nel verde brillante dell'erba appena tagliata. Sullo sfondo il rosso scuro dei mattoni di cotto abbracciati dal giallo e dal viola sgargiante della vite canadese nell'ultimo suo respiro d'autunno, poi il rame antico delle grondaie..un soffio inquieto di vento che  portava  lentamente i pensieri prima lieti e sereni ..ed ora sfumati da ombre scure man mano che si avvicinavano all'abitazione del Signore..
Tre gradini di pietra, quattro passi sino al portale di mogano intagliato... "non serve bussare... non serve bussare"..Ella spesso ripassava questo rituale prima di solcare quel portone ed essere al cospetto del Sir. Sapeva esattamente quante scale ..e quanti passi la portavano dritta al Suo cospetto..conosceva bene gli ambienti nei quali doveva spogliarsi ..prepararsi ed attendere.e quelli nei quali prestare il suo servizio ..essere usata a piacimento ..soddisfare ed essere punita
Quella mattina fu egli stesso che aveva deciso di andare a prendere la sua cosa..e dopo una gustosa colazione ..aveva voluto che fosse a sua disposizione.per tutto il giorno ..poiche ciò che aveva in mente prevedeva un tempo lungo più del solito
Naturalmente nulla fu svelato a lei ..come di solito accadeva ,poichè egli aveva il completo controllo e il consenso assoluto della sua volontà e ,per questo,mai le svelava le intenzioni
Giunti davanti al grande portone non ci fu bisogno di suonare .venne aperto come sempre al solo cenno del Sir.
Ella spesso fantasticava sulla natura magica del luogo .e di come quelle mura e quella porta avessero la possibilità di capire ed intuire il suo arrivo.ma questo erano pensieri di un animo infantile che credeva ancora nella magia e che faceva sorridere il suo Signore molto spesso..
Entrarono ...percorso un grande e lungo corridoio ,che ella sapeva misurare 20 dei suoi passi ,avendoli sempre contati ad alta voce come ordinato dal suo Signore, giunsero davanti alla porta di mogano rossa ..quella che separava gli ambienti della casa ad altri ben più noti a lei e ora molto familiari.
Le tolse dolcemente di dosso il paltò che indossava e sussurrò vicino al suo orecchio
"voglio che ti prepari e che tu sia pronta in 10 minuti..mi aspetterai dentro come sempre ..stavolta non sarai privata di vedere la tua sorte ...non potrai tuttavia rivolgermi parola .ne potrai guardarmi in faccia..ora và io sarò presto con te"
Le parole caddero dentro di lei come un tonfo sordo ..palpitò il cuore e vacillò la sua volontà come ogni volta accadeva ..poichè ella era sì convinta e fiera di essere SUA.ma la paura di essere umano si faceva spazio ogni tanto tra le convinzioni.
Tuttavia come ordinato ..entrò.
Acciaio e cera ..gabbia e candele ...in quella stanza di adeguato spazio ed adeguato isolamento si presentarono ai suoi occhi increduli...le luci soffuse proiettavano sulle pareti,ricoperte di arazzi l' ombra di quel nuovo ospite della stanza ..la Gabbia...
Era per lei ..ed Egli .facendola entrare da sola, aveva voluto metterla davanti al suo nuovo gioco..e a tutto cio che avrebbe dovuto subire....
Fremette di paura e desiderio ..due sensazioni contrastanti che avvolgevano tutto il suo essere..quel limite ..il filo sottile che la faceva essere in bilico su ciò che ardentemente voleva e ciò da cui voleva scappare
Si preparò come ordinato..spogliandosi dei suoi indumenti ...indossando il collare messo appositamente su di una sedia di velluto per lei ..togliendo le calzature.
Lo chiuse attorno al collo..e le gelide catene che partivano dal suo costrittore scendevano lungo la pelle cadendo a terra .
Un nuovo oggetto per il divertimento ed il piacere del Signore.. 

By Etera Hinthial.

RACCONTI

IL NUOVO GIOCO TERZA PARTE
Il ghiaccio fu di sollievo per la sua sete..egli lo spinse dentro la sua bocca morbida e socchiusa. per vederla succhiare anche le sue dita . E lambire con la lingua le sue mani che le avevano provocato..il male..
Il ghiaccio come gentile portatore di  gioia momentanea si trasformò..
Con le stesse pinzette per i capezzoli usati poco prima ,egli iniziò a torturare il suo sesso già bagnato e colante di desiderio ...
Pizzicò e strinse ..tanto forte che le procurò un bel segno sotto la sua delicata parte .che divenne sensibilissima e per lo sfregamento delle pinze..bollente..
Appena ottenne il risultato atteso prese lo stesso cubetto di ghiaccio che poco prima era nella bocca di lei e prese a  massaggiare e  piano piano penetrala ...
Ella si stringeva,il  corpo costretto dai suoi legami forzati ..il piacere e l'orrore di cosi tante sensazioni contrapposte..il dolore ...il sollievo...il non poter parlare ..non sospirare non guardare....negato il suo piacere sessuale per il piacere di vederla inerme ..
In gabbia ..
Egli si allontanò..sedette su una sedia non lontano dalla fredda prigione ..la osservava..
Lei nuda ..sudata ..sporca di trucco sciolto per le lacrime ..al guinzaglio .in catene con i segni di bastone ..con la cera sui suoi piedi
.il ghiaccio e le pinze sotto il suo sesso ..la guardò ..tra le sbarre della gabbia ..lucida di acciaio e pensò...'" i ferri ti stanno proprio bene."
Ansimava ..era esausta....travolta dalla sua sadica presenza ..
Alzò lo sguardo implorante al suo padrone...sapeva di disobbedire ma era stanca aveva sete ..sperò che egli fosse clemente e almeno le desse da bere.
Egli colse il bisogno della sua cosa e poichè aveva cura di lei le porse una ciotolina di metallo piena d'acqua.
Si chinò...faccia a terra ..fino a sfiorare con le labbra la ciotola e prese a bere come fosse un cagnolino dopo una gran corsa ...
Rise di lei ..non aveva mai pensato a renderla tanto umiliata ...e la guardò interessato e pronto ad infliggerle un.altra cura...
Afferrò il recipiente con dentro ciò che era rimasto dell.acqua.e la  bagnò completamente ...la schiena ed i glutei ..
Le gocce colavano tra le curve del suo corpo. sinuose..
Ancora non aveva placato il suo desiderio .
Il flogger fu di grande aiuto .....girò attorno alla gabbia ..lentamente .facendo vibrare lo strumento .
Le ordinò di accostare bene la schiena alle sbarre ..ordine che fu accolto da lei che ora non aveva neanche più la forza di negare dentro di se che tutto questo inferno fosse ciò che in realtà amava
Il flogger colpi la pelle e rese più acuto il dolore ..le sue code di cuoio a contatto con le gocce d'acqua procuravano colpi insopportabili...fu costretta a contare a voce alta come era obbligata a fare nelle punizioni...10..12 .15 colpi ..ed ad ogni carezza cresceva la soddisfazione di Lui..
Inflisse l'ultimo colpo sulle rotondità delle natiche bianche...ma col cane ..
"La mia prigioniera è stata addestrata ora"
Rise..accarezzò tra le sbarre il suo viso..le labbra il suo sesso..lasciandola appesa alla speranza di un gesto gentile e legata alla sua mente.
Si allontanò
Ella rimase sola..anima ritrovata..sollevata dalla terrena percezione...felice...
Poco dopo , forse attimi ma che ad ella parevano eterni, qualcuno entrò nella stanza
Una presenza leggera e profumata, mani delicate ed amorevoli la bendarono, aprirono la gabbia e la liberarono dalla prigione .
Asciugarono le sue lacrime , ĺ'avvolsero  con drappeggio morbido e aiutarono il corpo così amabilmente martoriato dalla cura, a trovare ristoro su di un comodo divano.
Le diedero da mangiare e da bere .
Le fecero un bagno caldo e poi , con i segni della cura addosso , la condussero ai piedi del letto del suo Sir in modo che potesse trovare ristoro e sonno .

For my Sir..

RACCONTI

FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO
Egli..volle poi portarla in un posto che non conosceva ancora..per poterla addestrare ed educare così come era suo desiderio ed in modo che potesse servirlo come voleva.
Non le fu concesso di sapere in cosa consistesse il suo addestrameno per quella sera nè come e nè chi potesse prendervi parte ..nè chi l'avrebbe seguita poichè egli aveva dato disposizioni ad altri di prenderla in consegna.
Fu lasciata all'inizio della porta d'ingresso di un palazzo  ebbe solo il tempo di voltarsi per vederlo porre sui suoi occhi la benda nera .
Perchè doveva indossarla?
Perchè poi egli non sarebbe salito con lei ?
Quale dimostrazione della sua devozione doveva ancora dargli?
Le disse che sarebbe stato presente..ma che ella non avrebbe saputo dove fosse ne cosa facesse..questo sarebbe dovuto bastare.
Dunque era ciò che si aspettava da lei? Una fiducia nel suo volere poichè tutto era stato programmato da egli stesso.
Sospirò appena le fu annodata la benda..sobbalzò sentendo sul braccio un tocco straniero ma gentile,doveva essere sicuramente una donna .
Le fu imposto di non parlare per tutta la durata della prova..ma non sarebbe stato così difficile farlo dato che la sua paura le impediva anche di respirare.
Venne portata in una stanza dove le furono tolti i vestiti che indossava per poi coprire il suo corpo con altra veste ..più leggera ..quasi impalpabile, che scivolava sul suo corpo morbida.
Le  furono legati i capelli  e così anche le sue mani sul davanti..
Si alzò eseguendo l'ordine impartito dalla voce gentile ..forse la stessa che l'aveva condotta fin su le scale...ed ora accompagnava i suoi passi bui con fermezza..
Si giunse in una stanza..profumava di spezie ed aromi ..come se lì vi fosse un banchetto e l'impressione fu veritiera quando udì il rumore di posate posate nel piatto .
Venne condotta vicino al tavolo e fatta sedere su di una dura sedia fredda attorno ad un tavolo ruvido.
Una voce tuonò improvvisa...."abbia inizio la cena "
Ella si domandò come potesse mangiare essendo bendata e legata, senza sapere dove si trovasse e cosa ci fosse davvero su quella tavola.
Iniziò ad avere paura..il respiro si faceva più veloce ogni volta che udiva  pochi passi attornona lei.
D'un tratto le fù portato vicino  un cucchiaio di acciaio con della zuppa..che le aprì prepotentemente la bocca tanto da farla per forza ingoiare.
Era spaventata da tanto impeto...chi la stava imboccando?
Ancora un cucchiaio a seguire un altro...senza capire . Senza vedere ..cercando solo di ascoltare  i suoni attorno a lei.
Le fu dato da bere..fu pulita ed asciugata e passò quel tempo di mangiare in questo modo
Si era resa conto di essere osservata da occhi sconosciuti per quelle due o tre parole perentorie che udì durante il pasto
C'era più di qualche persona. Tra loro sicuramente il suo Sir.
Fu fatta alzare e portata accanto ad una fredda colonna di marmo..le vennero tolte le vesti che coprivano il suo corpo, le mani legate
, ora si alzavano costrette da una corda fissata all'estremità della colonna..le fu messo il bavaglio.
Ella ..sentendosi così spaventata cercò di divincolarsi e cresceva in lei ansia..paura ..terrore...iniziò ad ansimare..muovendosi per quel poco che poteva
Arrivò atroce ..insensibile .impietoso il colpo di frusta a calmare la sua impazienza...una mano le tirò i capelli facendole alzare la testa..mentre elargiva un altro colpo ben fermo sui glutei..
Un secondo dopo qualcun'altro afferrò il suo corpo stringendola tra le corde ruvide..altri le davano colpi sui glutei..sensa preoccuparsi dei suoi mugolii e del suo dolore
Stringevano e ferivano il suo corpo in modo continuo ..frustavano la sua carne e la sua anima si sgretolava con essa...si sentì offesa umiliata ed usata..ma i colpi erano tanti e crudi ..finalmente pianse
Dopo che ottennero le sue lacrime..lei cadde in ginocchio sul pavimento .. ..e la stessa voce di prima disse " adesso si che è stato tutto fatto ..può prenderla"
..Dolcemente egli le si avvicinò..asciugò il viso..tolse il bavaglio e la fece bere...toccò la sua pelle calda dai colpi ricevuti se ne rallegrò...

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